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Disegni grandi come una città

Strava: corri, pedala, cammina

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La maggior parte degli artisti esprime la propria creatività su una tela, un foglio di carta o un iPad. Ma Stephen Lund non è un artista come gli altri.

Al posto della tela, adopera Victoria, la sua città natale in Canada: la sua bicicletta, l’iPhone e l’app Strava GPS Correre Ciclismo gli permettono di disegnare immagini grandi quanto l’intero agglomerato urbano.

Dopo aver scoperto, nell’estate del 2014, quest’app che utilizza il GPS per tenere traccia dei tragitti in bici, Lund si è subito appassionato al monitoraggio di tutti gli aspetti delle sue pedalate. Tuttavia, a differenza degli altri milioni di utenti di Strava, ha intuito uno sbocco creativo nella funzione che evidenzia e colora i percorsi sulle mappe.

Lund utilizza la funzione di mappatura dei percorsi di Strava per disegnare immagini grandi quanto una città.

“Più guardavo quella linea rossa e più pensavo a come avrei potuto usarla in modo creativo e divertente”, ci dice. “Il 31 dicembre 2014 stavo pensando alla mia pedalata mattutina e mi sono detto: ‘Perché non provare a scrivere qualcosa sulle strade?’. Così ho composto la scritta Buon 2015!”.

Dopo aver pianificato attentamente il suo percorso su una mappa cartacea, Lund è salito in sella utilizzando Strava per sovrapporre la linea digitale del suo tragitto alla mappa della città. Da quel primo goffo tentativo, le sue immagini sono diventate sempre più grandi e ambiziose.

Con più di 300 opere all’attivo realizzate con Strava, ciascuna delle quali ha richiesto in media 70 chilometri di percorso in bicicletta, Lund ha trovato nuovi modi ingegnosi per creare questi disegni.

Le sue opere comprendono creature di ogni forma e dimensione.

“All’inizio ho evidenziato tutte le strade principali su una mappa ed è emerso un insieme di forme che in certi punti si univano e offrivano ispirazione per le immagini”, spiega.

“Tra queste spiccava una giraffa: non si poteva non vederla sulla cartina. È fantastico che sia sempre stata proprio lì, per i viali di Victoria, senza che nessuno l’abbia mai vista.

Adesso pianifico i percorsi su una mappa usando Photoshop e li salvo in formato PDF sul mio iPhone. Poi mi fermo di tanto in tanto per accertarmi di essere ancora sulla strada giusta”.

Nonostante la sua crescente sicurezza e i disegni sempre più complessi, Lund ha avuto anche dei problemi durante la realizzazione delle sue opere d’arte con Strava.

“Ho imparato molto presto che i tracciati generati dalla localizzazione GPS non sono cancellabili. Quando ho fatto il mio primo pasticcio, avevo realizzato circa 30 chilometri di disegno prima di perdere il senso dell’orientamento. Ho sbagliato un paio di strade e mi sono reso conto di aver rovinato l’intera immagine.”

“Sono tornato al punto di partenza e ho ricominciato tutto da capo. Un paio di errori del genere sono più che sufficienti per farti imparare la lezione”.

E le svolte sbagliate non sono l’unico problema da affrontare, quando si creano immagini che possono arrivare a coprire aree vastissime.

Lund pianifica i suoi disegni evidenziando tutte le strade su una mappa e cercando forme interessanti.

“Una delle grandi sfide del fare arte con il GPS è che le strade non sempre ti agevolano. A volte ci si imbatte in un ostacolo proprio nel bel mezzo del percorso che si vuole fare. L’espediente che ho trovato consiste nel mettere in pausa Strava di fronte all’ostacolo, aggirarlo e poi far ripartire l’app in modo che colleghi il punto di interruzione con quello di ripartenza.

Alcune persone hanno commentato dicendo che è un po’ come barare, ma io rispondo sempre che non è diverso da quando un fotografo utilizza Photoshop. Creare arte significa anche innovare e sperimentare nuove soluzioni.

E quando ho iniziato a fare di più, ho capito che non si trattava solo di creare delle belle immagini, ma di vera e propria esplorazione dell’ambiente urbano. È un viaggio nel problem solving: trovare un percorso e delle strade che posso usare per completare il disegno che ho in mente.

Se questo ispira più persone ad attivarsi, esplorare le loro città e divertirsi facendo esercizio fisico, penso sia meraviglioso”.