GIORNATA DELLA TERRA, SEMPRE

Unire stile e sostenibilità

Scopri le app che rendono lo shopping più ecosostenibile

Purtroppo, buttare via tanti vestiti è insito nella nostra cultura. Secondo le stime della fondazione Ellen Macarthur, partner del Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente, ogni secondo, l’equivalente di un camion di tessuti abbandonati viene gettato in discarica o incenerito.

Da un lato, le app hanno reso ancora più semplice lo shopping, ma dall’altro sono anche al centro del movimento che invita a comprare meno, prolungare la vita di ciò che già possediamo e ridurre i rifiuti.

Qui, alcune icone dell’innovazione nelle app di moda ci svelano come chiunque possa diminuire il proprio impatto ambientale.

Conosci il tuo stile

Secondo Amy Bannerman, direttrice artistica della sezione pre-loved di eBay ed ex direttrice della sezione moda di Cosmopolitan, se vuoi alleggerire il tuo impatto ambientale sul fronte abbigliamento, il primo passo è semplicemente conoscere il proprio stile.

“Ogni volta che vesto una persona inizio sempre col chiedere: ‘Qual è uno stile che ammiri?’, un altro modo per dire ‘Quale vuoi che sia il tuo look?’”

Come direttrice dello stile pre-Loved di eBay, Amy Bannerman usa l’app per reperire da tutto il mondo capi di abbigliamento difficili da trovare.

Prima di perlustrare l’app di eBay alla ricerca del capo perfetto, Bannerman usa Pinterest. “Farsi un’idea con Pinterest funziona sempre: basta salvare immagini di persone con uno stile che ci piace”, afferma.

Conosci il tuo guardaroba

“La vita è frenetica. Se ho un evento imminente, vado nel panico e penso di non avere niente da indossare!” Secondo l’esperienza di Bannerman, spesso una festa inaspettata è la causa di un acquisto impulsivo e futile.

La sua soluzione? “Fare rifornimento nel tuo armadio è spesso la strategia più economica e sostenibile.”

Alcune app per la gestione del guardaroba come Whering: Guardaroba virtuale possono aiutarti ad avere tutto sotto controllo e a ridurre gli eccessi.

Con app come Whering: Guardaroba virtuale o Storey Wardrobe, puoi creare un inventario digitale dei tuoi vestiti: fotografa un articolo o fai uno screenshot da un sito per aggiungere un capo al tuo armadio virtuale.

Catalogando i tuoi vestiti puoi vedere esattamente cosa possiedi ed evitare acquisti ripetuti (alzi la mano chi possiede cinque maglioni navy). Utilizza le app per abbinare i capi, poi salva gli outfit tra i tuoi preferiti.

Studia bene eBay

Bannerman sa che eBay è una fonte inesauribile di tesori di moda: vanta oltre 1,6 miliardi di oggetti all’asta ogni giorno.

Il suo team ha trovato una venditrice con un’incredibile collezione di Galliano e Dior vintage degli anni ‘90. “Abbiamo impostato una notifica in modo che quando lei aggiunge qualcosa di nuovo noi lo veniamo a sapere”, spiega Bannerman. Per salvare un profilo nell’app di eBay, selezionalo dalla pagina del capo e tocca Salva.

Tocca l’icona del cuore sulla pagina dei risultati di eBay per salvare le tue ricerche di capi vintage.

Bannerman suggerisce di salvare le tue ricerche. “Ho una lista mentale dei capi che cerco da sempre, come questo rarissimo montone d’epoca che non ho ancora trovato”, dice. “Ogni volta che un articolo che menzioni ‘montone’ o ‘pelle di pecora’ approda su eBay, ricevo una notifica.” Per ottenere notifiche relative alle tue ricerche nell’app eBay, seleziona “Salva ricerca” sulla barra di ricerca.

Vendi i tuoi stili su Depop

La moda circolare, un movimento dell’industria della moda che propone un approccio più ponderato e responsabile alla produzione, all’uso e al riutilizzo degli abiti per massimizzarne la longevità e ridurre i rifiuti, sta guadagnando un certo slancio. Molte persone preferiscono la versatilità e l’atemporalità ai trend effimeri.

Depop – Fashion Marketplace, un mercato per la moda vintage, pre-loved e per l’usato di qualità, ha assistito a questo fenomeno da vicino. Dall’inizio del 2023, le ricerche di abbigliamento minimalista sono aumentate di oltre il 50%, con acquirenti che chiedono a gran voce capi neutri e modulari che possono essere facilmente abbinati e che sfidano le mode passeggere.

La star di Depop Ana Aquino non immaginava affatto che i suoi progetti di abbigliamento minimalisti potessero riscuotere tanto successo quando ha postato il suo primo prodotto sui social nel 2018.

“Crescendo si cambia stile abbastanza spesso, quindi mi sono chiesta: ‘Quali sono gli stili che durano più a lungo nell’armadio?’” I suoi capi, caratterizzati da forme semplici e colori e tessuti basici, sono diventati in fretta virali.

Ana Aquino ha una linea di prodotti su ordinazione disponibile in Depop.

Depop le ha permesso di creare rapidamente un negozio per la sua linea di prodotti su ordinazione e di entrare a far parte di una fiorente community di amanti della moda che hanno a cuore la sostenibilità. Da allora si è costruita un notevole seguito per i suoi capi di abbigliamento, tutti realizzati con materiali di alta qualità recuperati da pezzi invenduti, noti nel settore come deadstock.

Aquino dice che per trovare un pubblico per le proprie creazioni su Depop bisogna iniziare creando una buona vetrina. Quando curi la tua collezione: “Pensa al layout da social dell’app come a una bacheca dei tuoi interessi” dice. “Questo aiuta le persone a vedere il tuo negozio come se fosse un social anziché come un sito per farsi vendere qualcosa.”

Per postare foto in Depop non serve uno shooting professionale: la community apprezza che le foto non siano molto ritoccate, così sa esattamente cosa sta comprando. Aquino consiglia di fornire più dettagli possibili nelle descrizioni di ogni capo. L’app ha dei suggerimenti per iniziare e per farti trovare: vai a “enhance your listing – style” e aggiungi dettagli extra.

Dai ai tuoi vestiti nuova linfa vitale

Josephine Philips, fondatrice dell’app londinese per la sartoria e la riparazione degli indumenti SOJO, spiega come risparmiare denaro e ridurre le emissioni di carbonio aggiustando e rammendando i vestiti.

Philips pensa che la diffusa mancanza di conoscenza della sartoria sia parte del problema del consumo e dello spreco. “Spesso alle generazioni più giovani non viene insegnato a cucire”, dice. “Le persone non sanno cosa è possibile fare, per questo buttano tutto.”

Josephine Philips, fondatrice di SOJO, afferma che la longevità è il primo elemento che prende in considerazione quando deve fare un acquisto.

Anche se non sei di Londra, dove hanno sede SOJO e il suo team sartoriale in-house, ci sono tantissimi modi per rammendare i tuoi vestiti. Cerca sartorie vicino a te nelle mappe di Apple o in Yelp.

Compra capi di seconda mano o affidati al noleggio

Le app di noleggio di capi d’abbigliamento permettono di prendere in prestito i vestiti di altre persone e sono un’ottima alternativa all’acquisto di articoli nuovi. “L’ascesa del noleggio ci sta mostrando modi diversi di rapportarci alla moda”, afferma Philips.

Per di più, esistono numerosi fonti di abiti usati in buone condizioni. “Vestiaire Collective è uno spazio fantastico per l’alta moda”, continua. Dopo che acquisti un articolo, l’app ne verifica la qualità prima di inviartelo.

Secondo Bannerman, su eBay è la Gen Z a trainare la spinta verso la moda dell’usato. Secondo una ricerca del 2022 condotta dall’azienda, è la fascia d’età tra i 18 e i 34 anni ad avere la più alta percentuale di vestiti di seconda mano in armadio (22%), quasi il doppio di chi ha più di 55 anni (12%).

“La Gen Z è molto più incline a esprimere la propria individualità”, afferma Bannerman. “Si concentra meno sul pregio dei capi in sé, e più sulla creatività degli abbinamenti.”

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